lunedì 11 luglio 2016

Cinescent: Rubj VS. Irma la Douce (by Gabriela Guidetti)


Rubj (Vero.Profumo, 2007) 
Irma la Douce (Billy Wilder, 1963)


Nestor: Pardon me, do you have a licence?
Irma (walking her dog): A licence? No.
Nestor: It's a violation of ordinance No. 56
Irma: Oh, usually they let us get away with it. 
Nestor: Not me. And according to the law, you're supposed to keep it on a leash. 
Irma: On a leash?
(from Irma la Douce)

If there is a director that challenged common morality during his age, that was Billy Wilder, the master who directed movies imbued with biting humour, disregarding any rule or convention. 

He told about women with a pure heart scented of sensuality, and he gave us unforgettable sensitive and only apparent fragile female figures. As Irma, the main female character of the 1963 movie Irma la Douce, played by a radiant Shirley MacLaine. Irma is a prostitute at Pigalle, the "red light district" in Paris. 


One day she meets Nestor (Jack Lemmon), an honest and hardworking cop but disgraced for having done his job too diligently. The two fall in love and Nestor, discarded his uniform, becomes Irma's pimp, who is happy to work for both of them. Hilarious masquerade, comedy of errors in which anything is not what it seems, in Irma la Douce Wilder makes a joke of corruption and prudery with the light touch of two lovers who defy all hypocrisy to crown their romantic dream. 

Irma has the boldness of a consummate professional combined with ingenuous wonder of a beautiful soul. But what perfume would be Irma? A scent that could only come from the nose of the lady who tells original and different stories through her creations: Vero Kern.

And the fragrance was called "Rubj" an realised in 2007 for Vero.Profumo. As all other Vero's scents, also Rubj doesn't have a real olfactory pyramid, because all it notes evolve together in a harmonious polychrome accord. The exquisite brightness of orange blossom embraces the voluptuousness of jasmine in a pas de deux that melds innocence and femininity. 
The fragrance wraps the skin in a luminous allure that slowly grows into deeper tones, aroused by refined and animalic musk notes. The result is a warm and enveloping jus with a soft and powdered dry down. Irma is candid and generous, embraces and comforts even if defending his freedom to choose whom to love and what work to do. So Rubj is cozy and soothing, glides on the skin with the creamy taste of a forbidden fruit. The liaison between Irma and Rubj is all in one picture. 

Irma looks at the camera. A smile makes her eyes shine, a smile that smells of naivete and naughtiness, seduction and irony. She's a bud languidly unfolding and suddenly sparkling with a disorienting spring that tickles nose and fires up. The tender sweetness of Morocco orange blossom is wired by the pungent notes of cumin, tempting as the light that shines in Irma's eyes. Her white skin is wrapped in green lingerie that contrasts with brown hair and red lips. Everything smells like opulent femininity, like a fragrant Egyptian jasmine blossom placed on its green receptacle. The powerful floral note is the narcotic that dissolves the scent in the mellifluous turns of an insinuating seduction with no longer censurship. Irma is staying on a bed, waiting for a client or, maybe, her lover. An image that calls to mind rumpled sheets and messed love nest, sweaty skin and satisfied smiles. The warm and animalic musk welcomes the white flowers and then inflames them in a powdered and deeply sensual base. 


Irma is the same thing: a perfect balance of sensitivity and impertinence. She is a flaming soul that lives by selling her love for a fee and equally give passionately her heart to the man she loves. 

This duality is the same we find in Rubj, a corolla of velvet and pristine petals soaked in carnal abandon. The fragrance created by Vero Kern has got the inextinguishable fascination of classic fragrances that intrigued without parsimony as the charming smile of Irma La Douce. 





Rubj – Vero.Profumo 2007
Nose: Vero Kern
Family: Oriental Floral
Olfactory Pyramid: Rubj includes notes of Morocco orange blossom, cumin, Egyptian jasmine, musk. 
Website http://www.veroprofumo.com/
For more informations about Vero Kern here is our interview 






Irma la Douce – Billy Wilder, 1963
Cast: Shirley MacLaine (Irma); Jack Lemmon (Nestor Patou/Lord X); Lou Jacobi (Moustache); Grace Lee Whitney (Kiki); Joan Shawlee (Annie)
Director: Billy Wilder
From musical Irma la douce (1956) by Marguerite Monnot and Alexandre Breffort.
Awards: Irma la Douce in 1964 won an Oscar (best music André Previn), a Golden Globe (Shirley MacLaine) and a David di Donatello (Shirley MacLaine)



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Nestor: Pardon me, do you have a licence?
Irma (walking her dog): A licence? No.
Nestor: It's a violation of ordinance No. 56
Irma: Oh, usually they let us get away with it. 
Nestor: Not me. And according to the law, you're supposed to keep it on a leash. 
Irma: On a leash?
(from Irma la Douce) 


Se esiste un regista di capolavori che sfidavano la morale del tempo, quello è stato Billy Wilder, il maestro del cinema che ha diretto film pregni di umorismo graffiante infischiandosene di ogni regola o convenzione. Narratore di donne dal cuore candido profumato di sensualità, ci ha regalato indimenticabili figure femminili sensibili e solo apparentemente fragili. Come Irma, la protagonista del film Irma la Dolce del 1963 e interpretata da una smagliante Shirley McLaine. Irma è una prostituta di Pigalle, il quartiere “a luci rosse” di Parigi. 

Un giorno incontra Nestor (Jack Lemmon), un poliziotto onesto e ligio al suo dovere che però cade in disgrazia per avere svolto troppo bene il suo lavoro. I due si innamorano e Nestor, abbandonate le vesti di gendarme, diventa il protettore di Irma, che è ben felice di lavorare per tutti e due. Esilarante masquerade, commedia degli equivoci in cui non tutto è come appare, in Irma la Dolce Wilder mette alla berlina corruzione e moralismo con il tocco leggero di due innamorati che sfidano ogni ipocrisia per coronare il loro sogno romantico. 

Irma ha la sfrontatezza di una navigata professionista unita all'ingenuo stupore di un'anima bella. Ma che profumo sarebbe Irma? Un profumo che poteva nascere solo dal naso di colei che con le sue creazioni sa raccontare storie originali e diverse: Vero Kern. 

E la fragranza si chiama Rubj, realizzata nel 2007 per Vero.Profumo. Come tutti i profumi di Vero anche Rubj non ha una vera e propria piramide olfattiva, perché tutte le sue note evolvono insieme in un armonioso accordo policromo. La squisita luminosità dei fiori d'arancio abbraccia la voluttà del gelsomino in un pas de deux che fonde innocenza e femminilità.

La fragranza avvolge la pelle in un allure luminosa che stuzzicata da raffinate note muschiate e animaliche piano piano matura in toni più profondi. Il risultato è un jus caldo e avvolgente dal dry down morbido e polveroso. Irma è candida e generosa, abbraccia e consola pur difendendo la sua libertà di scegliere chi amare e che lavoro fare. Così Rubj è accogliente e carezzevole, scivola sulla pelle con il sapore cremoso di uno frutto proibito. La liaison tra Irma e Rubj è tutta in un fotogramma. 

Irma guarda verso l'obiettivo che la sta inquadrando. Un sorriso le illumina il volto, un sorriso che sa di ingenuità e di malizia, di seduzione e ironia. E' un bocciolo che si dischiude languidamente e che improvvisamente ha il guizzo che spiazza, solletica le narici e accende. La tenera dolcezza del fiore d'arancio del Marocco è eccitata dalle note pungenti del cumino, conturbanti come la luce che brilla nello sguardo di Irma. La sua pelle candida è fasciata in lingerie verde che contrasta con i capelli bruni e la bocca laccata di rosso. Il tutto profuma di opulenta femminilità, simile a un fragrante fiore di gelsomino egiziano inserito nel suo verde ricettacolo. La nota floreale possente è il narcotico che discioglie il profumo tra le spire melliflue di una seduzione insinuante che non ha più censure. Irma è seduta su un letto, in attesa di un cliente o forse del suo amante. Un'immagine che evoca memorie di lenzuola sgualcite e giacigli disfatti, di pelle sudata e di sorrisi appagati. Il muschio caldo e animale accoglie i fiori bianchi per arroventarli in un fondo talcato e profondamente sensuale. 


Irma è così, un perfetto equilibrio di sensibilità e impertinenza. Anima fiammeggiante che vive vendendo il suo amore a pagamento e che al contempo sa donare con passione il suo cuore all'uomo di cui è innamorata.

Questo duplicità è la stessa che troviamo in Rubj, una corolla di petali immacolati e vellutati inzuppati di carnale abbandono. La fragranza creata da Vero Kern ha il fascino inestinguibile delle fragranze classiche che intrigavano senza parsimonia, come il sorriso ammaliante di Irma La Douce. 



Rubj – Vero.Profumo 2007
Naso: Vero Kern
Famiglia: Fiorito orientale
Piramide Olfattiva: Rubj racchiude note di cumino, fiore d'arancio del Marocco, gelsomino egiziano e muschio
Per informazioni:
http://www.veroprofumo.com/
Se desiderate conoscere l'universo olfattivo di Vero qui la nostra intervista alla creatrice 





Irma la Dolce (Irma la Douce) – Billy Wilder 1963
Cast: Shirley MacLaine (Irma); Jack Lemmon (Nestore Patou/Lord X); Lou Jacobi (Moustache); Grace Lee Whitney (Kiki); Joan Shawlee (Annie)
Regia: Billy Wilder
Tratto dal musical Irma la Douce del 1956 di Marguerite Monnot e Alexandre Breffort.
Vincitore nel 1964 di un premio Oscar (colonna sonora di André Previn), di un Golden Globe (Shirley MacLaine) e di un David di Donatello (Shirley MacLaine)

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